Quando ero bambino mi piaceva da morire la zuppa imperiale, era ed è buonissima, ma mi piaceva soprattuto il nome così altisonante. Mi immaginavo che fosse il pasto di principi e regine e trovarmela nel piatto mi faceva subito sentire importante. La zuppa imperiale, per chi non lo sapesse, è una preparazione tradizionale della cucina emiliana e romagnola, soprattutto della città di Bologna, viene consumata in brodo come una vera e propria minestra, ricorda un po’ i passatelli per il sapore anche se la consistenza è completamente diversa.
Come tutte le ricetti tradizionali ogni famiglia ha la sua versione, il suo aroma tipico che la distingue da quella del vicino di casa, ma che per i membri di quella famiglia è senza dubbio la più buona che ci sia abituati ormai a quel mix di spezie e aromi fin dall’infanzia. Io con Bologna non c’entro nulla, però la ricetta che vi propongo oggi è tradizionalissima, perchè per fortuna le nostre vite si intrecciano con quelle di persona lontane che con il loro ingresso portano con sè, quasi in dono, il loro ricettario personale. Tanti anni fa, direttamente da Bologna, è entrata nella mia famiglia Carla, la fidanzata del cugino di mia madre, che al primo incontro ufficiale si è presentata in casa nostra con due vassoi, uno di tortellini e uno di zuppa imperiale. Carla era una cuoca provetta e con queste due prelibatezze sapeva che avrebbe conquistato tutti e infatti così è stato. Dopo varie insistenze ci ha passato anche la ricetta anche se lei diceva che “le ricette non si danno”.. io comunque oggi ve la passo, tanto lei non può leggerci.
Ingredienti:
– 4 uova
– 50 grammi di semolino
– 60 grammi di parmigiano grattato
– 60 grammi di burro fuso
– 15 grammi di pan grattato
– una grattata di noce moscata
– buccia grattata di metà limone
– sale e pepe
In un’ampia ciotola cominciate a montare le uova con la frusta, avendo cura di tenere da parte uno degli albumi. Aggiungete il formaggio, il semolino, il pan grattato, la noce moscata, la buccia di limone e per ultimo il burro fuso ma non bollente. Otterrete un composto abbastanza fluido, ma omogeneo. In una ciotola a parte montate a neve l’albume che avevate lasciato e poi unitelo al resto dell’impasto mescolando dall’alto verso il basso per non smontarlo. [Questo era il segreto della ricetta di Carla, in questo modo infatti si ottiene un impasto più morbido e più gonfio, che rende la zuppa davvero speciale!]. Infine regolate di sale e aggiungete una macinata di pepe bianco.
Prendete uno stampo da forno 20×30, rivestitelo di carta forno e rovesciateci dentro l’impasto, stendendo con una spatola fino ai bordi e livellando perfettamente. Cuocete in forno caldo a 180° per 20/25 minuti finchè la superficie non comincerà a dorarsi. Sfornate e lasciate intiepidire.
Una volta fredda, togliete il biscuit dallo stampo e, con un coltello affilato, tagliate tante strisce dallo spesso di circa 5/6 millimetri e poi tagliatele dall’altro verso ottenendo tanti piccoli cubetti.
Ecco pronta la zuppa imperiale, a questo punto non vi resta che scaldare del brodo di carne e far cuocere un paio di minuti i cubetti prima di servire. Accompagnateli in tavola con del formaggio grattugiato e non ve ne pentirete.
La zuppa imperiale è buonissima anche come accompagnamento a minestroni e vellutate di verdura.
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