Tra le mie cose preferite ci sono senza dubbio due cose molto simili: ascoltare le storie dei produttori di vino e parlare io stesso di belle storie che riguardano il mondo del vino. Oggi faro una di queste cose e vi parlerò di una bella storia e di una bella azienda, una bella storia italiana che sono certo piacerà anche a voi.
Cominciamo a inquadrare il luogo della nostra storia, siamo in Sicilia e in particolare nella parte occidentale di questa bellissima isola, in una zona che assolutamente più vocate per quanto riguarda la produzione vinicola mediterranea. Siamo in provincia di Trapani, nelle colline che scivolano verso il mare, a pochi km da Marsala che sono sicuro tutti conoscerete. Proprio in questo bellissimo territorio si trova l’azienda Caruso & Minini, che può vantare una storia secolare. L’azienda infatti nasce a fine 800 a seguito di un’intuizione del fondatore Francesco Caruso che per primo decide di coltivare la vite nelle colline dove ancora oggi vengono coltivate. La tipologia del terreno, l’altitudine e la giusta vicinanza dal mare, si sono poi rivelate essere le caratteristiche vincenti che hanno aggiunto valore alla produzione vinicola. L’attività poi si è ampliata e con il figlio di Francesco, Nino, viene completata la cantina in modo che tutte le fasi della filiera potessero essere svolte in loco. La svolta nella produzione arriva però con il nipote Stefano che con il supporto del nuovo socio Mario Minini rifonda l’azienda così come la conosciamo oggi. La Caruso & Minini oggi è proprio questo, una cantina storica che si trova nell’antico baglio a pochi km da Marsala dove vengono coltivate vitigni autocnoni, tipici della Sicilia come il Grillo, il Catarratto o il Nero d’Avola.
Una cosa molto bella che mi piace specificare è che la Caruso & Minini ha una linea di vini biologici certificata, in modo da garantire una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente, ma anche dei vini prodotti senza chimica sia in vigna che in cantina. Pensate che i vini della linea Naturalmente Bio hanno delle etichette molto particolari realizzate non con la normale carta, ma con una carta speciale derivata dalla canna da zucchero.
I vini che ho avuto il piacere di assaggiare sono due, uno bianco e uno nero: due vini tipicamente siciliani. Il Catarratto Naturalmente Bio viene prodotto con delle tecniche particolari che consentono di ottenere grandissimi risultati: gli acini vengono tenuti a una temperatura controllata per 24 ore e poi il mosto viene ottenuto con una pigiatura soffice. Non vengono usate additivi particolare per rendere il vino più limpido, ma il particolare colore del vino viene ottenuto semplicemente attraverso un illimpidimento statico del mosto. Il vino all’assaggio risulta elegante, leggermente acido e fresco, limpido alla vista e fresco in bocca. Si possono riscontrare profumi di fiori bianchi e un finale leggermente minerale. Per tutte queste caratteristiche è ottimo sia come aperitivo che come vino da pasto, tanto per i piatti di pesce che per i piatti con carni bianche. Io personalmente l’ho usato per accompagnare una torta salata che ho preparato con acciughe, zucchine, olive nere e origano. Un piatto così “siciliano” come potevo non abbinarlo ad un vino dell’isola?
L’altro vino della linea Naturalmente Bio, non ha bisogno di presentazioni, stiamo infatti parlando del Nero d’Avola. Il Nero è probabilmente il vino siciliano più conosciuto, una vera e propria eccellenza della produzione vinicola. Le uve con cui viene prodotto il Nero di Caruso & Minini, sono raccolte a mano, poi diraspate e il mosto fermenta per 15-20 giorni a temperatura controllata. Dopo la fermentazione, il vino viene diviso e per metà riposa in barriques e per l’altra metà in acciaio in modo che gli aromi derivati dal legno non siano troppo invasivi. Il Nero d’Avola è un vino molto profumato, leggermente tannico, importanti sono i profumi e i sentori di frutta rossa sia al naso che poi all’assaggio.
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