World Pasta Day

Ci possiamo sforzare di innovare la nostra gastronomia quanto vogliamo, i nostri chef pluristellati possono inventarsi fior di piatti, abbinamenti strepitosi ma tanto gli stranieri quando pensano all’Italia pensano a due cose: la pizza e la pasta! 
E oggi siamo proprio qui per parlare della pasta! E’ inutile che facciamo gli snob, che diciamo in giro che non mangiamo carboidrati, ne dopo le 10 la sera ne’ prima: un bel piatto di spaghetti piace a tutti. 
La pasta è nel nostro dna dalla Val d’Aosta giù giù fino alla Sicilia si possono contare decine e decine di tipi di pasta diversa. Io, per esempio, dico senza nessun pudore che amo la pasta artigianale, guarderei per ore le signore anziane che sui tavoli di marmo impastano, stendono e tagliano km e km di tagliatelle, tagliolini, pappardelle, maltagliati etc etc sono uno spettacolo per gli occhi e, ovviamente, anche per il palato. Mi piace leggere le storie delle sfogline, di come le tradizioni cambino di regione in regione: storie di anziane che hanno la ricetta perfetta per fare i tortellini o il ferretto per i cavatelli. La pasta fa davvero parte di noi, sono le tagliatelle della domenica o i passatelli il giorno di Natale, la nonna che fa le orecchiette davanti alla porta di casa o il ragù che bolle tutto il giorno nel pentolone. Per non parlare dei condimenti poi, ma qui non so se è il caso di addentrarmi in discussioni che che vedono troppi fronti avversi: il pesto come si fa? il vero pesto dico.. l’ordine degli ingredienti, con o senza mortaio. Per non parlare del ragù poi, voi il latte alla fine ce lo aggiungete o no? Oppure il ripieno dei tortellini: mortadella o anche prosciutto? La carbonara si fa con il guanciale, siamo tutti d’accordo sì?
La pasta è l’Italia, è un simbolo del nostro paese anche nel cinema. Quante volte nei film nostri o stranieri ci sono state scene epiche di piatti di pasta? Pensate a Lilly e il Vagabondo e il celebre bacio a metà spaghetto. Oppure al mitico Alberto Sordi e a suo maccherone provocatore. Per non dire di Julia Roberts innamorata di un piatto di spaghetti a Roma in Mangia Prega e Ama.
Insomma a parlare di pasta ci potrei stare ore intere, quindi vi lascio con un pensiero e una domanda. Un pensiero ovviamente va, attraverso la pasta all’amatriciana agli amici in difficoltà nel post terremoto. E’ stato davvero bello come in questi mesi tanta solidarietà sia stata veicolata, da tutto il mondo, grazie ad un simbolo come la pasta all’amatriciana. 
E poi, per finire davvero la domanda: ma il vostro piatto di pasta preferito qual è? Io ne ho due tra i quali non so scegliere: la pasta alla carbonara e le lasagne al forno.
Buon World Pasta Day a tutti! 

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