Posso dire senza paura di sbagliare che la crostata sia il mio dolce preferito. Ci sono torte molto più buone, senza dubbio, ma per me la crostata è come la madeleine di Proust, è stato il dolce di moltissime delle mie merende da bambino e mi piace proprio per quel sapore di infanzia che ogni volta mi riporta alla mente.
La crostata è un dolce semplice ma allo stesso tempo difficilissimo, perchè ce ne sono decine di varianti, tante quante sono le famiglie italiane e sono certo che mai nessuna vi piacerà quanto quella che vi faceva la vostra mamma o la vostra nonna. In linea di principio la crostata è una specie di pasta frolla, più o meno lievitata, farcita con una marmellata, una confettura o una crema.
La ricetta che utilizzo è quella tradizionale della mia famiglia, di mia madre prima, di mia nonna prima ancora e prima di lei di chissà chi. E’ una di quelle ricette che non ho neanche bisogno di scrivere perchè tanto me la ricordo a memoria e se comunque fosse scritta la ritroverei sicuramente in un vecchio quaderno in bella grafia con le ricette di casa.
Non è una crostata di pasticceria, non è lucida, ha un sapore un po’ rustico, è perfetta con le marmellate fatte in casa e per me è la crostata più buona che ci sia.
Non perdiamoci in ulteriori chiacchiere, ecco le dosi:
– 3 uova
– 330 g di farina
– 150 g burro ammorbidito
– 170 g di zucchero
– 8/10 g di lievito
– 5 g di sale (un cucchiaino)
– estratto di vaniglia (un cucchiaino)
– buccia grattata di metà limone
Io procedo come se fosse un frolla: in una ciotola monto le uova con lo zucchero, la buccia del limone, il sale e la vaniglia. Nel frattempo impasto la farina e il lievito con il burro e poi, quando si sarà completamente amalgamato con la farina prendendo una consistenza simile alla sabbia, unisco i due impasti.
La frolla risulterà abbastanza morbida, per questo è necessario formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola per alimenti e lasciarlo riposare in frigo per almeno un’ora così che risulti lavorabile.
Quando l’impasto avrà raggiunto la consistenza giusta, stendetela su di un piano infarinato ad uno spessore di 6/7 mm e poi adagiatela su di una teglia imburrata (questa dose è sufficiente per una teglia da circa 28 cm), tagliate la pasta eccedente con un coltello seguendo il bordo della teglia. Bucherellate il fondo per far uscire l’aria durante la cottura ed evitare che si formino bolle, poi farcite utilizzando una marmellata a vostro piacere (io ho usato una confettura di fragole che avevo fatto l’anno scorso).
Stendete infine di pasta avanzata e ritagliate delle striscioline che userete per guarnire la superficie.
Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 35/38 minuti.
Ps: io ho usato la farina “Crostate e Biscotti” del Mulino Marino, perchè deriva dalla macinatura a pietra di grani italiani e mantiene un profumo speciale e il sapore dei cereali integrali che mi piace molto.
Ps: per fare una crostata non non occorre molto tempo o una grande manualità, se scegliete prodotti di qualità è una colazione/merenda ideale anche per i vostri figli ed è molto più sana di una qualunque delle merendine che si trovano nella grande distribuzione. Fare un dolce è anche un modo per passare del tempo con i bambini e insegnargli fin da piccoli un rapporto corretto con gli alimenti. Provateci!
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