Da oggi e per qualche post avrò il piacere di parlarvi di Olio Ranieri! Già dal nome si capisce subito dove stiamo andando parare: parleremo di olio, anzi di oli speciali e di come utilizzarli. Ma prima mi piace fare una piccola introduzione dell’azienda. Intanto vi contestualizzo geograficamente: siamo in Umbria, nell’alta valle del Tevere, a Città di Castello. Anche se siamo in un’altra regione, posso dire davvero che parlo di una realtà delle mie parti… perchè la cultura e la tradizione gastronomica è davvero la stessa che abbiamo qua in Toscana.
L’olio d’oliva è da sempre un’ingrediente che caratterizza le nostre ricette e la nostra storia. L’olivo stesso è un tratto caratterizzante il nostro paesaggio, sia per quanto riguarda la vista, ma anche per la coltura, la tutela di un territorio che è, purtroppo, sempre più fragile. Per chi come me, è cresciuto tra le colline del centro Italia, l’olivo è una presenza che impariamo a conoscere e riconoscere fin da piccoli, un amico potrei dire. Quasi un elemento rassicurante che abbiamo sempre visto intorno a noi. L’olio è presente in moltissimi dei nostri piatti. Anzi, molti senza un’olio extra vergine di oliva buono, non è nemmeno il caso di farli. Va bene sull’insalata, serve per le minestre e per cuocere la carne, squisito su una fetta di pane bruschetta, ma necessario anche per alcune ricette dolci. Insomma nelle nostre cucine, una bottiglia di olio extra vergine di d’oliva buono non può e non deve mancare.
Olio Ranieri un po’ di storia
Ve lo dico con un po’ di timore reverenziale: parliamo di secoli di storia dedicati alla coltivazione dell’olivo. La famiglia Ranieri ha trovato alcuni scritti catastali addirittura della seconda metà del diciottesimo secolo in cui vengono menzionati i Ranieri come proprietari di alcuni fondi dedicati alla coltivazione dell’olivo. Una storia che da quell’epoca si è poi dipanata di generazione in generazioni fino ad arrivare ai giorni nostri. L’azienda come la conosciamo oggi è nata dall’idea di Riccardo Ranieri che negli anni 60 ha cominciato ad intraprendere un percorso più strutturato di produzione e commercializzazione dell’olio d’oliva. Poi è arrivato il turno della seconda generazione con il figlio Raoul che ha modernizzato i processi produttivi, rinnovato il brand e portato gli oli Ranieri anche all’estero. Ma la storia non finisce qui, perchè già in azienda si vede l’arrivo di Rachele e di una nuova generazione.
Filosofia Aziendale
Da sempre l’azienda ha puntato sull’alta qualità e al miglioramento continuo dei processi produttivi interni. Olio Ranieri produce una linea di oli biologici, dal 1996, da molto prima cioè che il biologico fosse una moda. Ma non finisce qui perchè parliamo di un’azienda fortemente sostenibile. Pensate che viene usata quasi esclusivamente carta riciclata e l’utilizzo della plastica è stato quasi del tutto dismesso. I Ranieri poi sono molto attivi anche per quanto riguarda la Sostenibilità Sociale. Sono numerose le iniziative pensate per la comunità locale rivolte soprattutto ai giovani in ambito culturale.
Prossime Ricette
Chiaramente non vi svelo subito quali saranno le prossime ricette che realizzerò per Olio Ranieri. Nelle prossime settimane, a partire da domani, quando uscirà la prima, saprete tutto. Vi posso però intanto dire quali saranno gli oli che utilizzerò, in modo che arriviate preparati.
- Pieno di Natura [non filtrato ed estratto a freddo]
- Anima di Natura – Olio di semi di Lino biologico
- Anima di Natura – Olio di semi di Sesamo biologico
- Profumo di Natura – Condimento in Olio extra vergine di oliva aromatizzato al limone
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