C’è una guerra più lunga e appassionante di quella per la conquista del trono di spade. E’ la guerra tra giornalisti e blogger che va avanti da anni, più o meno sotto traccia. Mi sono imbattuto nell’ultimo episodio in modo del tutto casuale. Ho visto delle stories di Francesco Costa che rimandava alle stories sul profilo Instagram di Conoscounoposto.
Ve la faccio breve: un giornalista esperto di gastronomia e senza dubbio piuttosto affermato come Valerio Massimo Visintin si è lasciato andare a dei commenti piuttosto antipatici. Antipatici per più di un ragione. Da quando mondo è mondo, buona educazione vorrebbe che non si parlasse male degli assenti o di chi non è in condizione di difendersi. Antipatici soprattutto perchè non è il caso di accusare altri, di peccati che vengono ampiamente commessi anche dalla categoria professionale a cui si appartiene. Insomma chi è senza peccato scagli la prima pietra..
La questione è sempre la stessa: i blogger non sono corretti, i blogger non dichiarano come vengono retribuiti. E last but not least: i blogger rubano il lavoro ai giornalisti con la loro scorrettezza. In questi anni ho sentito questi discorsi decine e decine di volte, fino a non farci neanche più caso. E me li sono sentiti rivolgere anche io personalmente, figuratevi… Mi ricordo un blog/press tour surreale, con blogger, influencer e giornalisti tutti insieme più o meno appassionatamente. La cosa più simpatica che ho sentito in quella circostanza, fu ” io ho il diritto di sapere come vi portate a casa la pagnotta”. Severo ma giusto!
Giornalisti e blogger: la delegittimazione sistematica dell’altro
Io i giornalisti li capisco anche. Una vita a sbattersi, a combattere per mantenere l’autorevolezza che si sono più o meno duramente costruiti. Una gavetta infinita di collaborazioni a nero (o sottoretribuite..) e di articoli a pochi euro su argomenti che non interessano a nessuno. Poi arrivano questi pischelli, tutti cellulari e social network che cominciano a prendere camp. TROPPO CAMPO. E loro, i giornalisti, cominciano a sentirsi in pericolo. E allora parte l’istinto di conservazione e come reagiscono? Beh ovvio, con il metodo più antico del mondo: la delegittimazione.
I blogger non sono corretti! Gli influencer fanno post sponsorizzati senza dichiarare che sono a pagamento. I blogger vengono invitati agli eventi ma non si sa sulla base di quali competenze. Anzi i blogger NON hanno competenze. E via discorrendo con una serie di amenità infinita.. A tutto questo i blogger hanno risposto spesso per le rime! La carta stampata è morta, i giornalisti si sentono una casta di intoccabili, i giornali ormai sono pieni di redazionali mandati dagli uffici stampa, etc etc
Dove sta la verità?
La verità come sempre sta nel mezzo. Ho sempre preferito stare fuori da questo tipo di polemica, perchè ho sempre creduto che sia una questione in cui nessuno è disposto a confrontarsi serenamente. E soprattutto a cambiare idea. E’ l’ennesima polemica inutile di un paese ingessato, che non porta a niente di buono.
Quando è stata richiesta la mia opinione ho sempre detto che la distinzione che conta non è tra giornalisti e blogger, piuttosto tra persone corrette e persone scorrette. Tra chi lavora in modo professionale e chi no. A prescindere dalla categoria di appartenenza. Ho visto giornalisti invitati ad una presentazione portarsi via i panettoni dal banco degli oratori a fine conferenza.. come conosco blogger che per un pacco di farina gratis sarebbero pronti a scrivere qualunque cosa. C’è differenza tra gli uni e gli altri? Per me assolutamente no. Conosco decine di giornalisti e di blogger che fanno seriamente il loro lavoro. Scrivono con passione nei canali che preferiscono, raccontano storie che meritano di essere raccontate sulle pagine di una rivista così come sul web. E molte volte non so se siano giornalisti o blogger. Non me lo domando e sinceramente neanche mi intessa.
Per tornare al tema Visintin vs Conoscounposto, non conosco sufficientemente bene nessuno dei due per sapere quali siano i motivi dietro una sparata del genere. Conosco Visintin di fama e mi meraviglio che un giornalista serio e affermato compia uno scivolone del genere. Non seguo il blog di Conoscounposto perchè per me è un po troppo Milanocentrico, ma non ho dubbi che lavori in modo corretto dichiarando cosa è sponsorizzato e cosa no.
Io credo che il vento soffi dalla parte dei blogger, i giornali continueranno ad esistere ma si integreranno con figure nuove, più agili e veloci come sanno essere i blogger. Per questo credo che questa guerra non abbia davvero senso di esistere. Qui trovate un post in cui vi racconto la mia vita da blogger.
Per concludere..
In definitiva, cercate sempre la correttezza. Su qualunque formato. Su Instagram, su un blog, così come tra le pagine del Corriere o della vostra rivista preferita. Perchè, per tornare all’inizio “ho il diritto di sapere come vi portate a casa la pagnotta” vale per tutti. Per chi scrive, ma anche e soprattutto per chi legge.
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