Qualche sera fa ho avuto il piacere e l’onore di tornare al Ristorante Il Giardino dell’hotel Sina Villa Medici per una serata piuttosto importante. A Firenze si svolgeva infatti la tappa finale della prestigiosa Sina Chefs Cup Contest. Per i pochi che non conoscessero questa competizione, parliamo di una serie di “sfide” tra chef nei vari ristoranti degli hotel del gruppo Sina in giro per l’Italia. Ogni serata non è una vera e propria sfida, perchè i 2 chef in gara non si sfidano tra loro, ma ottengono un punteggio sulla serata che li porta in competizione con le coppie delle altre serate.
La Finale della settima edizione della Sina Chefs Cup Contest
Dicevamo delle sfide con le altre coppie di chef. Proprio per essere la coppia ad aver ottenuto il punteggio più alto lo chef Andrea Larossa e lo chef Andrea Pasqualucci in finale, si sono trovati a sfidarsi sul serio. Tema dell’edizione attuale era il design, che ha ispirato tutti i piatti degli chef. Anche i 2 finalisti si sono attenuti a questo tema e hanno portato due piatti speciali. Pasqualucci, chef del ristorante Moma di Roma, ha portato un antipasto a base di baccalà dedicato a Pollock. L’altro finalista invece, lo chef Andrea Larossa del ristornate omonimo di Alba ha portato un secondo, Ultrapurple, ispirato dai toni del color porpora.
Vi posso subito dire che giudicare due chef, entrambi con una stella Michelin, non è affar semplice. Ho condiviso il mio ruolo con altri due giurati d’eccezione: Marco Gemelli de Il Forchettieri e Chiara Aiazzi che collabora con Identità Golose. I criteri da tener in conto nella valutazione erano molteplici e ci hanno consentito di poter esprimere un giudizio articolato su più livelli. Oltre alla bontà del piatto, dovevamo valutare la coerenza con il tema, esecuzione dello show cooking, il food cost e per finire il valore estetico ed artistico del piatto. Nella mia valutazione vi confesso che c’è stata una differenza di due soli punti tra i due chef.
I piatti della finale
Visto che lo scrivente era in giuria, oltre a riportarvi la notizia, vi posso (e voglio dare) qualche notizia in più sui piatti.. BaccalArt era davvero un piatto eccellente, strepitoso dal punto di vista estetico e buono al palato. Il piatto si ispirava a Pollock che, per chi non lo sapesse, era un ottimo cuoco! Una base di baccalà mantecato costituiva “la tela” su cui Pasqualucci ha veramente disegnato il suo piatto! I colori erano composti da varie salse, dosate sapientemente in modo che nessuna prevalesse sull’altra. Ultrapurple invece era il piatto dello chef Larossa. Un petto di piccione cotto alla perfezione accompagnato con una salsa alle ciliegie con una crema di wasabi e e una foglia di shibo, il basilico giapponese. Un piatto costruito perfettamente nelle sfumature dei colori ma anche nel bilanciamento dei sapori!
In definitiva BaccalArt ha portato alla vittoria lo chef Andrea Pasqualucci per soli 3 punti sul suo sfidante. Vi avevo detto che era stato molto difficile per noi giurati scegliere.. Qua trovate tutte le altre informazioni sulla finale! Comunque non temete perchè è già pronto il programma dell’ottava edizione della Sina Chefs Cup Contest! Si parte, neanche tra un mese, il 25 febbraio da Roma e il tema di questa edizione sarà “i monumenti”.
Permettetemi di concludere ringraziando ovviamente Sina Hotels che ancora una volta mi ha invitato in giuria, e gli sponsor: Diners Club, Frattina Prosecco, Ferrarelle e il mirto Zedda Piras.
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