Pasta e ceci: la tradizione del Venerdì Santo

ricetta del venerdì santo

Il ricettario delle Pasqua è sempre un mix di ricordi e tradizioni che si perdono nel tempo e che cambiano di zona in zona e di famiglia in famiglia. Io abito in Toscana, un po’ della mia famiglia viene dall’Umbria, un po’ dal Nord Est, quindi ho un bagaglio di ricette ricchissimo da rispettare. Se devo pensare ad un ricetta che rappresenti la Pasqua sicuramente c’è la pasta e ceci. Non è una ricetta difficile, ma non potrei pensare al venerdì santo senza questa zuppa. L’ho vista fare decine di volte, con la sfoglia tirata in casa e, anche se adesso, la preparo io in un modo un po’ diverso, ha il sapore di sempre. Visto che è una ricetta della tradizione, io vi do la ricetta tradizionale, via via però vi dirò anche come accelerare i tempi..

Ingredienti

  • 400 grammi di ceci
  • carota, sedano, cipolla, prezzemolo e rosmarino
  • polpa di pomodoro
  • 1,5 litri di acqua calda
  • olio evo
  • sale pepe
  • 1 uovo
  • 90 grammi di farina

Procedimento

Partiamo dalla sera prima. Eh sì, perchè per fare le cose fatte bene, servono i ceci secchi che devono stare a bagno per ammorbidirsi. Quindi prendete una ciotola capiente, riempite per metà di acqua, aggiungete un cucchiaio di farina e poi versate i ceci. Lasciateli riposare per tutta la notte in modo che al mattino si siano reidratati e siano morbidi. Certo potete usare anche i ceci in barattolo se avete fretta, ma se volete fare le cose per bene, datemi retta e provate a cominciare dalla sera prima!

Tritate a coltello su di un tagliare gli odori, sminuzzate cipolla, carota, sedano, prezzemolo e rosmarino e poi metteteli in una casseruola con dell’olio evo, del sale e lasciate soffriggere a fiamma media per qualche minuto. Quando il classico profumo di soffritto comincerò a farsi più intenso, aggiungete la polpa di pomodoro. Io ne uso mezzo barattolo, perchè mi piace sentire il sapore dei ceci ed anche esteticamente non mi piace una pasta e ceci troppo “rossa”. Mescolate e poi aggiungete anche i ceci. Continuate a mescolare e poi aggiungete l’acqua già calda. Portate ad un leggero bollore, poi abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa 40 minuti.

Nel frattempo preparate la pasta, come sempre su di un piano di lavoro infarinato impastate l’uovo con la farina e un pizzico di sale. Una volta ottenuto un impasto compatto, lasciatelo riposare per qualche minuto in modo che si distenda e sia più facile da lavorare. Io usato una macchina per la pasta (quella a manovella per capirsi). Ho diviso l’impasto in 4 pezzi e ho sfogliato fino al livello 5, poi con l’apposito accessorio ho tagliato le tagliatelle. Tradizionalmente le tagliatelle da usare in questa pasta sono piuttosto corte, molte volte mi ricordo che in casa usavano quelle secche spezzandole poi con le mani. Infarinate le tagliatelle perchè non si attacchino tra loro e lasciate sulla spianatoia fino al momento della cottura.

Quando i ceci saranno cotti (cioè passati circa 40 minuti) è il momento di passare tutto. Con una mestola forata prelevate una parte di ceci, lasciati interi sono più buoni: io ne andavo e ne vado tutt’ora matto. Poi potete passare tutto al passaverdura, come si faceva una volta. Oppure come ho fatto io oggi, frullare con il mixer ad immersione e poi setacciare tutto per eliminare i gusci dei ceci, che non per tutti sono facilmente digeribili. Una volta pronta la zuppa, rimettete tutto nella pentola, aggiungete i ceci interi e qualche ago di rosmarino per insaporire ancora un po’.

Al momento del pranzo, aumentate la fiamma, portate a bollore e cuocete le tagliatelle per 3/4 minuti. Verificate la cottura della pasta e poi servite, non dimenticando di distribuire i ceci interi in tutte le scodelle. Se volete terminate l’impiattamento con un filo d’olio e un po ‘ di rosmarino, ecco pronta la pasta e ceci del venerdì santo!

 

minestra di ceciRicetta toscana del venerdì santo

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