Young to Young è un evento che mette in contatto giovani produttori con giovani appassionati e scrittori di vino. Mi piacciono questi eventi (non solo perchè mi fa rientrare ancora nella categoria dei giovani) perchè ti danno la possibilità di conoscere l’uomo che produce il vino che hai nel bicchiere. Bere un vino e comprenderlo appieno è possibile solo in 2 modi: andando in cantina e vedendo dove viene prodotto oppure guardando negli occhi l’uomo che quel vino lo produce.
Fare il vino è un’impresa che l’uomo compie, con fatica, da anni, lo sa bene Gabriele Da Prato che ha deciso di fare vino piantando viti sui terrazzamenti sul Serchio in Garfagnana. Chi conosce la Toscana, sa come l’appennino toscano sia una terra bellissima ma dove, ormai, si coltivi scarsamente vino e quando lo si fa, lo si fa con risultati spesso molto alterni. Coltivare in Garfagnana è un’impresa eroica ma è proprio in questa sfida che l’uomo ritrova le proprie origini: il vignaiolo deve conoscere al millimetro la propria terra, sapere quando arriva il vento che asciughi le muffe o quale siano le nuvole che portano la tempesta. Seguire il corso delle stagioni, vuol dire lavorare molto in vigna e poco in cantina. Gabriele ha deciso di applicare nella sua azienda i principi della biodinamica, forse complicandosi la vita ancora di più: non vengono usati lieviti selezionati, i concimi sono solo naturali e i ritmi della vigna e della cantina vengono scanditi dalla luna.
Le difficoltà date dal terroir e la difficoltò di usare una filosofia che non consente di “truccare” il vino avrebbe fatto pensare che il vino prodotto da Podere Concori non fosse granchè e invece l’uomo e la sua volontà riescono sempre a stupirti. Il Melograno è un vino prodotto da uve syrah e in piccole parti da vitigni tradizionali toscani, di intensi profumi e grandi aromi. Gli aromi floreali e di frutti di bosco si sentono chiaramente al naso e conseguentemente in bocca, la persistenza è buona e i palati più esperti possono riconoscere anche i profumi delle erbe aromatiche coltivate in vigna. Il Melograno 2012 è sicuramente un vino che affascina, soprattutto se mentre bevete un bicchiere di vino vi piace non solo bere ma pensare all’idea e al lavoro che sta dietro a questo vino.
0 Commenti