Ormai lo sapete, quando leggo nei siti stranieri una notizia che riguarda un giovane artista, o un’azienda o qualche italiano, non posso fare a meno di parlarne anche qui. Specie perchè molto spesso, sono persone totalmente sconosciute al pubblico italiano. Su Fubiz, oggi ho letto una notizia che riguardava lo zafferano di Giulio Garzisi, in particolare la nuova confezione, che peraltro è effettivamente bellissima. Così mi sono andato a informare meglio e ho scoperto che Giulio è un ragazzo giovane, avrà la mia età, ed ha un’azienda spettacolare: produce zafferano a L’Aquila. Se pensate che lo zafferano si trovi solo in bustine vi serve un po’ di spiegazione: lo zafferano si ricava dai pistilli di un fiore, come si legge nel sito dell’azienda, ogni fiore ha solo 3 stimmi, che vengono separati a mano e poi essiccati su un fuoco di legna di ciliegio, mandorlo e quercia. Pensate che per ottenere un kg di zafferano servono centocinquantamila fiori, che si coltivano su una superficie di 700 metri quadrati e occorrono 200 ore di manodopera.
La confezione lusso è un vero e proprio gioiello: gli stimmi sono contenuti in un contenitore di vetro, che una volta stappato fa aprire la confezione come un fiore. Nella confezione sono presente anche una pinzetta per prelevare gli stimmi senza toccarli e un piccolo mortaio in legno che consente di pestare gli stimmi con il tappo per preparare lo zafferano per le vostre ricette.
Il packaging, che tanto è piaciuto a Fubiz, è stato studiato dallo studio Brandlore.
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