La bagna cauda è una di quelle cose che o si adora oppure si detesta. Io appartengo alla prima categoria di persone, ma che ve lo dico a fare? Per chi invece non sapesse di cosa stiamo parlando, la bagna cauda è una delle ricette più tipiche della gastronomia piemontese, originaria di quella zona meravigliosa tra le province di Torino, Asti, Cuneo e Alessandria. In particolare la bagna cauda è, come si capisce già dal nome in dialetto, una salsa calda tipica del periodo autunnale-invernale, preparata tradizionalmente con olio, acciughe e aglio ma a cui vengono spesso aggiunti altri ingredienti come latte, panna e verdure. Ovviamente essendo un piatto della tradizione e per lo più della tradizione povera, si presta ad essere ben interpretato ed ogni famiglia ha la propria versione e la propria ricetta sperimentata e tramandata di generazione in generazione. Proprio per questo motivo non sto qui a darvi la mia versione, ma per invitarvi al Bagna Cauda Day, una tre giorni che si tiene ad Asti per celebrare il piatto più tipico del basso Piemonte. Da oggi a sabato molti ristoranti ad Asti (che è il cuore della manifestazione) ma anche nel resto del Piemonte e anche in giro per il mondo, hanno previsto dei pasti a tema bagna cauda, con assaggi di salumi del Monferrato, verdure grigliate e sottaceti e lingue di suocera, il tutto al costo di 25 euro. Visto che in Piemonte si mangia bene, ma si beve meglio, il tutto sarà annaffiato da ottimo vino locale presentato dai produttori. Ma non finisce qui perchè se partecipate ai pranzi o alle cene, riceverete in regalo il tovAGLIOlone in cotone firmato da Paolo Fresu, celebrativo dell’evento, ed anche un quaderno edito da Astigiani con la storia, le ricette e il galateo per il mangiatore di bagna cauda.
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