Riso alla zucca, toma del Piemonte e pancetta.

Eccoci alla seconda ricetta del ciclo sulla zucca, dopo le uova cocotte. Ho pensato di farvi un primo, in particolare un risotto. La zucca come ho detto già detto altre volte è un alimento che si presta a molte utilizzazioni, grazie anche alle diverse varietà che si possono trovare in circolazione. Per questo riso, ho optato per una zucca mantovana stagionata, un prodotto un po’ più asciutto rispetto alle altre zucche, ma con un sapore più deciso. Da usare insieme alla zucca ho scelto una toma piemontese dop , un formaggio di latte vaccino che viene prodotto nelle zone alpine. La toma non è un formaggio dal sapore particolarmente intenso, ma è ideale per i risotti perchè conferisce una giusta grassezza e allo stesso tempo non domina gli altri sapori, ma si equilibra bene con il sapore delicato della zucca.
Ingredienti: 
– 240 grammi di riso Carnaroli
– 40 grammi di burro
– uno scalogno
– 1 bicchiere di vino bianco
– 150 grammi di toma del Piemonte dop
– 250 grammi di zucca mantovana
– 2 litri di brodo  di carne ( o vegetale)
– 12 fette di pancetta
– rosmarino
Per prima cosa mettete in una pentolino a scaldare il brodo. Sbucciate la zucca e fatela a dadini non troppo piccoli, pulite lo scalogno, tritatelo e poi fatelo rosolare per qualche minuto con il burro. A questo punto aggiungete il riso e lasciatelo tostate a fuoco medio per un paio di minuti, dopo di ciò versate il vino bianco e lasciatelo evaporare. A questo punto aggiungete la zucca e il rametto di rosmarino, aggiungete anche circa metà del brodo di carne, che nel frattempo sarà  già caldo. Cuocete per circa 14/15 minuti (o secondo il tempo di cottura del riso indicato), mescolate e aggiungete via via il brodo man mano che si asciuga. 
Nel frattempo su di una teglia rivestita di alluminio, mettete in forno le fette di pancetta e cuocetele per circa un quarto d’ora a 150 gradi in modalità ventilata, in modo che si asciugheranno bene. 
Torniamo al riso che a questo punto sarà quasi cotto, regolatevi con la fiamma e il brodo per non farlo risultare troppo asciutto o troppo liquido e aggiungete per ultimo la toma a cubetti. Assaggiate il riso e decidete se è il caso di regolare di sale e pepe bianco. (Attenzione perchè dovrete ancora aggiungere la pancetta che è abbastanza salata). Spegnete il fornello, date una mescolata veloce e coprite la pentola con il coperchio. La mantecatura del riso è l’ultimo passo ed è fondamentale per la buona riuscita del piatto, serve infatti a far fermare i sapori e a rendere il riso lucido quando le servite.
E’ il momento di impiattare: usate delle scodelle bianche, con l’aiuto di un ring dai bordi alti, versate il riso al centro, aggiungete un qualche cubetto di toma che avrete lasciato da parte, la pancetta sbriciolata con le mani e infine una macinata di pepe bianco. 
Se volete abbinare un vino a questo risotto io vi consiglio, per restare in Piemonte, un Roero Arneis, un vino bianco che viene prodotto nella provincia di Cuneo. Buon appetito e buona bevuta.

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