Anche la Repubblica Popolare Cinese, il paese ospitante della precedente esposizione internazionale, parteciperà all’EXPO di Milano dell’anno prossimo e ovviamente vuole fare bella figura.
Il concorso per il progetto è stato vinto dallo studio newyorkese Link-Arc è guidato agli architetti cinesi Yichen Lu, Qinwen Cai e Kenneth Nemkung che hanno collaborato con gli studenti dell’università Tsinghua, che hanno voluto realizzare un campo coltivato con un tetto ondulato tipico dell’architettura cinese.
Come per altri paesi, tutta la struttura verrà realizzata con criteri di sostenibilità, infatti l’elemento più utilizzato sarà il legno e in particolare il bambù, con il quale verrano realizzate le grandi tegole del tetto. Proprio il tetto galleggiante è caratteristico di molti edifici cinesi tradizionali, anche se al suo interno conterrà un sistema di illuminazione a led per ridurre al minimo gli sprechi energetici. All’interno del padiglione ci sarà un grande campo di grano, simbolo della cultura agricola cinese, una piazza dove saranno allestiti gli eventi e una mostra e una serie di piattaforme rialzate da dove sarà possibile avere una visione di insieme della struttura. Negli spazi espositivi durante i mesi dell’EXPO si alterneranno installazioni provenienti dalle 40 province cinesi.
Il tema del padiglione cinese è “Land of Hope” “Terra della Speranza” nel senso che la speranza è raggiungibile attraverso il concetto dell’Armonia, caro alla cultura cinese, un armonia che deve sussistere tra natura e città.
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