Se dovessi pensare a un colore che rappresenti la primavera, penserei senza dubbio al verde. In questa stagione molte sono le verdure che si trovano al mercato che .. “fanno primavera”, ma se dovessi sceglierne una su tutte, sceglierei gli asparagi. Sarà che vederli spuntare dalla terra mi da proprio l’idea del risveglio della natura, ma ho sempre avuto una simpatia per questi ortaggi, ed è proprio per questo motivo che li ho scelti come protagonisti di questa rassegna di ricette primaverili.
Nel mese di maggio, ci sono 4 settimane e vi proporrò una ricetta a settimana a base di asparagi.
Ma veniamo ad alcuni cenni preliminari.
L’uomo a imparato a mangiare gli asparagi da molti secoli, pensate che già i romani li apprezzavano e che il nome deriva dal greco che significa “germoglio”. Nei secoli la coltivazione è migliorata e si è diffusa dal bacino mediterraneo nel resto dell’Europa prima e in America poi. Esistono molte cultivar di asparagi che si distinguono per aspetto, colore e sapore mentre la composizione chimica resta grosso modo la stessa. Facendo una distinzione sommaria si possono distinguere 3 grandi categorie: l’asparago bianco (che germoglia interamente sotto terra), quello violetto e quello verde.
Gli asparagi sono ricchi di sali (magnesio, potassio, calcio, fosforo e manganesi), di fibre, di vitamine del gruppo A e B, inoltre non contengono colesterolo. Gli asparagi ci aiutano a combattere la ritenzione idrica, a rinforzare i tessuti della pelle grazie all’acido folico e all’azione antiossidante della vitamina A; per la presenza di fibre aiutano la digestione e sono utili nelle dieta perchè saziano facilmente. La proprietà più nota è quella di stimolare la diuresi e per questo sono un vero e proprio alimento detox con effetti depurativi e drenanti.
A presto per la prima ricetta.
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